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La ruota dell'esistenza:

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La Ruota dell’esistenza,  bhavachakra è una raffigurazione diffusa sia nel buddhismo Mahayana che nel Vajrayana. Usualmente viene dipinta sui muri esterni dei templi e serve come supporto visivo all'insegnamento del Buddha. Si compone di vari anelli e raggi, in cui si esemplificano i meccanismi del Samsara che possono essere interpretati sia sul piano psicologico che fisico. La ruota dell’esistenza illustra l’essenza dell’insegnamento buddhista, le 4 Nobili Verità: la verità della sofferenza, la verità dell’origine della sofferenza, la verità della cessazione della sofferenza, la verità della via che porta alla cessazione della sofferenza.

La Ruota dell’esistenza descrive la causa del male e i suoi effetti, riflessi nei fenomeni mondani   sperimentati da ognuno di noi nel corso della nostra vita, dalla nascita   alla morte.

 

I principi esposti sono quelli dei tre veleni, dei sei mondi e dei dodici elementi della coproduzione  

Yama

L'intera ruota viene rappresentata saldamente stretta dagli artigli di Yama, il signore della morte, egli rappresenta la transitorietà dei fenomeni

I tre veleni

Al centro della ruota si trova la rappresentazione dei Tre veleni   la cupidigia, l'odio e l'ignoranza, resi iconograficamente come, rispettivamente, un gallo, un serpente e un cinghiale.  Essi sono all’origine della trasmigrazione. Usualmente ciascuno morde la coda dell'altro, a significare che ciascuna passione velenosa produce le altre in una spirale in cui alimentare una di queste non permette di liberarsi delle altre. Essi sono la causa della trasmigrazione.

Attorno alla rappresentazione dei tre veleni si trova un anello diviso in una metà nera e una metà bianca. Al suo interno in senso orario si trovano varie rappresentazioni del corpo umano, dal feto alla piena maturità, alla vecchiaia. Il numero e il significato di queste varia in base alle varie tradizioni iconografiche. Spesso nella parte nera si vedono demoni che tormentano mentre talora nella parte bianca è rappresentato un Bodhisattva in atteggiamento di aiuto.

I dodici elementi della coproduzione condizionata, Pratityasamutpada

L'anello esterno della Ruota dell'esistenza presenta dodici immagini simboliche che rappresentano i dodici anelli della ruota della coproduzione condizionata la quale spiega il prodursi dei fenomeni legati all'esistenza secondo la legge di causa ed effetto. Ogni fenomeno non possiede una natura   propria  nel senso che il suo manifestarsi è il risultato di una produzione ricorrente di coefficienti. L'individuazione e interruzione della sequenza dei dodici anelli  è un punto centrale della pratica buddhista. 

 

ignoranza: una vecchia cieca con bastone che esce di casa e si dirige verso un burrone.

coefficienti karmici: un vasaio all'opera.

coscienza: una scimmia che salta da una casa all'altra.

nome e forma rappresentati come due uomini su una barca in balia delle onde.

sei basi dei sensi: una casa con sei finestre, che mettono in contatto col mondo esterno.

contatto: una coppia che copula.

sensazione: un uomo che corre con una freccia infilata in un occhio.

brama: un uomo a tavola che alza un bicchiere di alcolico.

attaccamento: una scimmia che coglie frutta da un albero.

essere, divenire: una donna stesa che invita all'accoppiamento.

nascita: una partoriente.

- vecchiaia e morte: un uomo porta sulle spalle un cadavere avvolto in un lenzuolo in un cimitero all'aperto tra cadaveri e animali.

I 6 Mondi (I 6 Stati di Rinascita)

Il mondo dei Deva (delle divinità) I Deva   sono gli dei nei loro "paradisi". A differenza degli dei conosciuti nel monoteismo, nel buddhismo gli dei non sono dei creatori, né onniscienti, né onnipotenti, né perfetti né rappresentazioni di princìpi superiori.

Il mondo degli Asura (dei semi-dei) Gli Asura   sono dei semi-dei o demoni. Pervasi da passioni e da gioie di grado superiore a quelle umane vivono nei mondi degli dei nella stessa relazione con cui gli animali vivono nel mondo degli umani. Generalmente sono destinati a rinascere in condizioni inferiori, a causa del karma negativo accumulato per colpa dell'invidia verso i Deva, che li divora e impedisce loro di rallegrarsi di ciò che possiedono.

Il mondo Umano

Il mondo degli Animali

Il mondo dei Preta: Essi sono esseri senzienti che a causa   dell'avidità e dell'ingordigia sono condannati a vivere in sembianze semi-umane inseguendo desideri basilari sempre inappagati. Vengono generalmente raffigurati con grandi ventri e bocche sproporzionalmente piccole, o con gole "sottili come uno spillo", così da rappresentare la loro impossibilità di soddisfare la fame e la sete

Il Mondo Infernale, Naraka. Gli esseri che rinascono nel Naraka sono coloro che in una vita precedente sono stati particolarmente propensi all'ira e all'odio, che li hanno spinti ad azioni crudeli, ad esempio l'omicidio. Il mondo Naraka è considerato sotterraneo, e diviso in otto  livelli freddi e otto  caldi. 

Il Bodhisattva

Avalokiteshvara- il signore della compassione, che piange mentre osserva le molteplici sofferenze di tutti gli esseri dei 6 mondi e delle tre sfere di esistenza. Il Bodhisatva, colui che ha raggiunto il penultimo grado della perfezione e ritarda la realizzazione per aiutare gli esseri sulla via della liberazione,  rappresenta  il legame tra il mondano e il trascendente (tra il samsara e il nirvana).  

Il Buddha

La presenza del Buddha ci ricorda che tutti gli esseri appartenenti ai 6 mondi: gli orgogliosi dei, i semi-dei guerrieri, gli uomini e gli animali sofferenti,  gli insaziabili Preta e gli esseri tormentati nell'inferno, hanno tutti la possibilità di liberarsi dal ciclo delle rinascite.

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